lunedì 28 gennaio 2013

Downshifting

Oggi ho imparato questa parola.
E' incredibile come tutto quello che sento e che leggo e a cui penso porti nella stessa direzione.
Non so se sono solo coincidenze o se forse le mie antenne si rizzano appena sentono qualcosa che si avvicina alle idee che circolano da un po' nella mia mente.
E' stato incredibile leggere questo post stamattina.
Sono circondata da persone che la pensano come me o che cercano uno stile di vita diverso da quello in cui vivono da sempre.
Non ho mai pensato di cercare qualcosa di diverso, tutto mi è sempre parso predefinito, una strada già segnata che non dovevo fare altro che seguire. Era la cosa più giusta e naturale da fare.
Forse per questo sono così irrequieta e stufa. Perchè inconsciamente ho cominciato a lottare contro la vecchia me, le mie credenze consolidate, le mie preferenze indotte. Ho iniziato a desiderare delle cose diverse che non avevo mai pensato mi potessero interessare.
Non so ancora dove mi porterà questa strada, se è quella giusta, se è quella che desidero.
Continuo a cercare. 

7 commenti:

  1. Cara Amy, credo che in tante persone dotate di una certa sensibilità stia nascendo qualcosa di nuovo (o forse dovrei dire "di vecchio", qualcosa che per i nostri nonni era solo buonsenso)... perchè il mondo consumista, veloce in modo assurdo, competitivo, svuotato di ogni valore umano non solo non ci basta, ma non ci fa neppure stare bene. Sottoscrivo ogni parola di Serena nel suo blog e sono sempre più convinta che, per fortuna, l'idea di un tempo di maggiore qualità, di più lentezza, di un lavoro che basti a garantire un minimo di sicurezza, di riti famigliari da recuperare e tramandare, di meno sprechi... insomma, tutto questo è la strada più giusta per trovare un proprio posto nel mondo. Un abbraccione!

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    1. Silvia hai proprio ragione, me ne rendo conto a poco a poco... sono tantissime le persone che la pensano cosi', e' solo che abitando in una grande citta' in cui TUTTI vivono a dei ritmi assurdi con la convinzione che questa sia l'unica vita che possa essere vissuta, compresi i miei amici, compresi i miei genitori, e' difficile entrare in contatto con queste idee. e' stato il mio recente malessere, la mia inquietudine relativa al lavoro che mi ha portato a queste riflessioni e ad aprire la testa a nuove (o vecchie...) idee che ho fatto mie come se mi fossero sempre appartenute senza saperlo...
      grazie un abbraccio!

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  2. Amy, come vorrei poterti dire qual è la soluzione al problema. Come conciliare la vita stressante e tritatutto di ogni giorno con i ritmi dell'anima. Come vivere ogni momento intensamente senza avere addosso quella sensazione di tempo sprecato, di vita passata a fare cose che nn ci rappresentano. Come avere tempo nostro, serate vive e non piene di stanchezza. Come guardare negli occhi quelli che incontriamo per strada invece di sbatterci e passare oltre. E una srada lunga, so solo questo. Ma c'è chi ce la sta facendo, a gonfie vele. Lo conosci Simone^? http://www.simoneperotti.com/wp/breve-storia-recente/

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    1. esatto, la sensazione di tempo sprecato e serate piene di stanchezza e fastidio perche' si e' stanchi per qualcosa che non ci rappresenta, che ci ruba tempo e spazio vitali. grazie per la dritta su Simone Perotti, non lo conoscevo e mi sono divorata la pagina in cui racconta la sua scelta. tu hai letto il suo libro "Adesso basta"? mi incuriosisce. mi chiedo se abbia famiglia, dei figli. la sua e' una scelta quasi estrema e radicale, molto molto coraggiosa con i tempi che corrono... e' una strada lunga e mi sa che mi ci sono messa, vediamo dove mi porta!

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    2. Non ancora letto, ma è in lista d'attesa. Ho quasi paura di nn uscirne piu. ;)

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  3. Oh sì, siamo in tanti a volere una strada diversa da quella del binario dritto in cui ci troviamo, spesso passando per la decrescita.
    Si può iniziare dalle piccole cose, è comunque un modo per essere coerenti con questo desiderio,anche quando una scelta radicale come mollare tutto per scappare in campagna a coltivare un orto non è semplicissima da attuare.
    Sono convinta che tutto ciò venga poi pian piano da sé in maniera spontanea mentre siamo intenti a "lottare contro i vecchi noi stessi".A volte non è neanche una lotta. D'altronde siamo in continuo cambiamento per il solo fatto di fare delle scelte, e ci si accorge di un tratto che siamo diventati quello che volevamo.
    O almeno, io ci spero! :)

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    1. lo spero tanto anche io... forse hai ragione tu, forse è già bastato cambiare mentalità, capire cose nuove e guardare il mondo con occhi differenti. forse il processo è ormai innescato... anche solo pensare che sto andando verso uno stile di vita diverso, anche se nell'immediato non è cambiato niente, mi fa sentire meglio e mi fa prendere le distanze dalle cose che in questo momento non mi vanno tanto giù della vecchia me :)

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