lunedì 21 gennaio 2013

Vita di città

La mia mente corre libera fuori dalla finestra, sorvola il giardino dove i merli zampettano nell’erba zuppa, supera i tetti lucidi e scivolosi e prosegue senza meta verso l’orizzonte.


La guardo dall’alto questa città, frenetica anche sotto la pioggia, con l’aria pesante e inquinata, con le sue automobili che sfrecciano rabbiose, che suonano il clacson al minimo ostacolo, che superano nervosamente quelle che esitano, che si lanciano a velocità nelle pozzanghere, ricoprendo di acqua sporca i pedoni sul marciapiede.


Che vita stupida. Non vedono quali sono le cose veramente importanti? La fretta li rende ciechi e arrabbiati.


Supero le case e i campi della pianura, raggiungo le prime colline, dolci e verdeggianti, osservo i vigneti e i boschi che si susseguono a perdita d’occhio. Passo sopra piccole cittadine e borghi arroccati.


Laggiù tra le vigne c’è una casa. È una casa grande, di pietra, un po’ vecchia.  Tutt’intorno c’è un giardino con alberi da frutto e piccoli cespugli che aspettano la primavera. Di fianco intravedo un piccolo orto ordinato, diviso in aiuole regolari. Qualche verdura ha resistito al freddo e spunta timida dalla terra.


Le grandi finestre della cucina sono illuminate. Forse dietro le ampie tende c’è una mamma che prepara la cena mentre i bambini fanno i compiti sul tavolo. Forse aspettano che rientri il padre dal lavoro, forse è già tornato e si gode il calore della sua famiglia e si dedica ai lavoretti che ci sono sempre da fare in una casa così grande. Forse semplicemente si riposa.


La mia mente corre spesso a visitare quella casa. Pensarci mi scalda il cuore e me la fa sentire più vicina

4 commenti:

  1. Amy io e te dobbiamo proprio essere gemelle separate alla nascita!! Stesse riflessioni, stesse osservazioni, stesse sensazioni. Sai che anche a me viene da soffermarmi su alcune case, con lo sguardo e con il pensiero, proprio come questa che tu descrivi. C'è bisogno di speranza, di vedere persone al sicuro, un luogo dove quello che conta non solo sopravvive, ma vive ogni giorno. Diciamo che questa sarebbe la casa dei miei sogni, anzi la vita che vorrei... adesso è il momento di lottare per poterci arrivare, prima o poi. Sperando che possa essere un traguardo possibile... perche se tutto si riducesse a una corsa frenetica, rabbiosa e insensata come quella a cui assisto ogni giorno nelle nostre città.. beh, per cosa vivere?

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  2. Esatto,per cosa vivere? Non certo per arrivare in tempo all'happy hour o per stare in macchina per ore ogni giorno. La speranza e la fiducia sono quelle che mi accompagnano in questo viaggio verso quella casa immersa nella campagna, magari vivina a una cittadina, verso uno stile di vita meno frenetico, ma non per questo meno ricco di attività. Per il momento ci fantastico su,ma chi può dire che non realizzerò il mio sogno? C'è chi dice che se si hanno fiducia e speranza e ci si mettono la forza e l'energia, i nostri desideri potranno realizzarsi. Io penso che sia così...

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  3. Che bella favola! :)
    Ma...non credo sia solo una favola, credo sia possibile cambiare rotta, sai. Quella casa la sogno anch'io, proprio come la descrivi. è il mio luogo del cuore, anche se non lo racconto spesso, è il posto dove vorrei tornare dal lavoro e trovare rifugio e serenità, e l'amore del mio compagno e un camino a scaldarmi. Mattoncino dopo mattoncino la sto costruendo, anche se è ancora una fantasia: ogni passo che muovo è per quella direzione.

    Mi piace il tuo blog, è stato una piacevole scoperta. Ciao :)

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    1. anche io voglio che non sia solo una favola... vorrei costruirla piano piano, ma ad essere davvero sincera non so da che parte cominciare per arrivarci. so che lo capirò, ma è una strada su cui mi sono messa da troppo poco tempo e non so ancora in che direzione andare esattamente e soprattutto che cosa di fare di concreto... spero di chiarirmi le idee presto.

      grazie mille per essere passata!!!

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